IDA
                        Regional Meeting
                        Inquinamento
                        luminoso e salvaguardia dell'ambiente notturno
                        Venezia:
                        Salvare la notte
                        
                        
                        Light
                        pollution and the protection of the night environment
                        
                        
                        Venice:
                        Let's save the night
                        
                        
                        
                       
                       
                      
                      
                      with the patronage of:
                      
 
                                                          
                           
                              
    
                        
                    
                         
                      Regional
                      Bureau  
                       
                      for Science in Europe                
                                                            
                      Regione
                      Veneto          
      
                      Venerdì
                      3 Maggio 2002
                      Palazzo 
                      Papadopoli
                      Venice,
                      S. Polo 1364
                       
                       
                    
                    RESOCONTO
                    DEL CONVEGNO
                    
                    Il
                    convegno è iniziato alle ore 9.00 sotto la presidenza del
                    Prof.  Francesco Bertola, decano del Dipartimento di
                    Astronomia dell'Università di Padova, accademico dei Lincei
                    e fondatore della Commissione 50 (protezione dei siti
                    astronomici) dell'Unione Astronomica Internazionale.
                    
                     
                    Ha
                    preso la parola per primo il Dr.  Georg Umgiesser,
                    oceanografo dell'Istituto  per lo
                    Studio delle Grandi Masse del CNR  nel cui Palazzo Papadopoli
                    si è svolto il Convegno, che ha portato i 
                    
                     saluti del
                    Direttore Prof. Luigi Alberotanza, fuori sede per un convegno del suo
                    settore di ricerca. Georg Umgiesser ha illustrato le
                    attività dell'Istituto e la storia di questo splendido
                    palazzo veneziano della metà del '500.
                     
                    Ha
                    poi preso la parola il Prof.  Pierre Lasserre, Direttore del
                    Regional Bureau for Science in Europe dell'UNESCO. Questo
                    ente non solo ha patrocinato il convegno ma ha anche
                    sostenuto le spese per invitare i relatori provenienti dai paesi
                    dell'Est europeo e sosterrà una parte delle spese di stampa
                    degli Atti del Convegno   
                    
                     grazie ad
                    un contratto con
                    l'ISTIL. Il Prof. Lasserre ha affrontato il problema
                    sollevato in una lettera del Prof. Derek McNally, ex
                    segretario generale dell'Unione Astronomica Internazionale e
                    organizzatore del convegno UNESCO/IAU/ICSU "Adverse
                    Environmental Impacts on Astronomy"( Parigi, 30/6-2/7
                    1992) e da una successiva lettera del Prof. Malcolm
                    Smith, Direttore dell'Osservatorio Astronomico di Cerro
                    Tololo e presidente del gruppo di lavoro "Controlling
                    light pollution dell'Unione Astronomica Internazionale. Essi
                    avevano auspicato che il processo per dichiarare il Cielo
                    Notturno dall'UNESCO, incagliatosi per motivi procedurali
                    anni fa, venisse rimesso in moto. Numerosissime lettere (si
                    veda più oltre) sono giunte per sostenere questa richiesta.
                    Pierre Lasserre ha spiegato che il problema è dovuto al
                    fatto che l'UNESCO lavora in base a convenzioni
                    internazionali e l'attuale convenzione per la dichiarazione
                    dei World Heritage Sites prevede che ogni paese proponga
                    all'UNESCO i siti nel suo territorio che desidera ricevano
                    questo titolo. Il cielo notturno, come il fondale marino, sono invece beni sovranazionali e quindi non possono
                    cadere entro la precedente convenzione. Quindi è necessario
                    provvedere ad un nuovo percorso, del tutto specifico, come
                    è accaduto ad esempio per l'Antartide. Egli comunque ci ha
                    assicurato il suo aiuto per quanto in suo potere in modo che
                    si possa intraprendere la strada per ottenere questo
                    importante risultato.
                     
                    Il
                    Dr.  Bob Gent, European Liaison Manager dell'International
                    Dark-Sky Association, ha portato il saluto della
                    prestigiosa associazione internazionale che combatte in
                    tutto il mondo
                    
                    This
                    photo thanks to Korado Korlevic
                      l'inquinamento luminoso ed ha presentato un
                    riassunto degli effetti ambientali dell'inquinamento
                    luminoso alla luce dei risultati del convegno
                    "Ecological Consequences of artificial night
                    lighting" organizzato dall'UCLA a Los Angeles il 23-24
                    febbraio 2002.
                     
                      Hanno
                    poi preso la parola i rappresentanti degli enti
                    organizzatori e che hanno collaborato:
                     
                    L'avv.
                     Mario
                    Di Sora, presidente della sezione italiana
                    
                    dell'International Dark-Sky Association, la
                    terza sezione nel mondo per ordine di importanza, nonchè
                    direttore dell'Osservatorio Astronomico di Campocatino.
                       
                      L'ing.
                      
                    Diego Bonata presidente di Cielobuio, l'organizzazione
                      che ha promosso l'approvazione della legge LR 17/2000
                      della Regione
                      
                       Lombardia
                      e che ha avuto l'onore per questo successo di avere il
                      nome Cielobuio assegnato ad un pianetino recentemente
                      scoperto. 
                     
                    Il
                    sig.  Leopoldo Dalla Gassa presidente di
                    Venetostellato, il
                    coordinamento veneto contro l'inquinamento luminoso, 
                    
                      che
                      si occupa della protezione del cielo notturno in veneto.
                       
                      Il
                    Dr.  Pierantonio Cinzano, direttore scientifico della sezione
                    italiana dell'International Dark-Sky Association e
                    presidente dell'ISTIL, Istituto di Scienza e Tecnologia
                    dell'Inquinamento Luminoso,
                      un ente senza fini di lucro avente come
                      scopo lo sviluppo e la promozione della ricerca
                      scientifica sull'inquinamento luminoso nonché lo sviluppo
                      e la diffusione di tecnologie e metodi per limitare
                      l'inquinamento luminoso ed i suoi effetti sull'ambiente.
                    
                    L'ISTIL
                    è noto per aver contribuito alla preparazione dell'Atlante
                    Mondiale della Brillanza artificiale del cielo notturno
                    pubblicato nel periodico della Royal Astronomical Society,
                    sostenendo anche le spese per la visita in Italia di un
                    ricercatore del National Geophysical Data Center. In meno di
                    un anno di vita ha pubblicato il Rapporto ISTIL 2001 "Stato
                    del cielo notturno in Italia e inquinamento luminoso"
                    disponibile sul suo sito web, ha organizzato un incontro con
                    il fondatore dell'International Dark-Sky Association Prof.
                    David Crawford, ha allestito uno strumento automatico per la
                    misura spettroscopica e fotometrica del fondo cielo, WASBAM,
                    ha partecipato alla realizzazione di un documentario di RAI
                    Educational e pubblicherà gli Atti di questo convegno.
                     
                    I
                    rappresentanti degli enti organizzatori hanno ringraziato il
                    pubblico presente e tutti coloro che hanno permesso la
                    realizzazione di questo convegno e cioè: 
                    -
                    il Prof. Luigi Alberotanza, padrone di casa, direttore
                    Istituto per lo studio della dinamica delle grandi masse del
                    CNR che ha messo a disposizione gratuitamente questa bella
                    sala ed il suo Istituto per il convegno 
                    -
                    il Prof. Pierre Lasserre, direttore del Regional Bureau for
                    Science in Europe dell'UNESCO che oltre ad assicurare il
                    patrocinio di detto ente ci ha permesso di invitare gli
                    ospiti stranieri e contribuirà alla pubblicazione degli
                    Atti 
                    -
                    la Regione Veneto che ha dato il suo patrocinio, anche se
                    non ha potuto dare il contributo che avevamo richiesto 
                    -
                    il Prof. Francesco Bertola, decano del Dipartimento di
                    Astronomia dell'Università di Padova, che ha accettato di
                    presiedere il convegno 
                    -
                    i qualificati e disponibili relatori e i rappresentanti
                    degli altri enti qui presenti 
                    -
                    tutti coloro che da tutto il mondo hanno inviato messaggi di
                    augurio e di sostegno 
                    -
                    il  comitato organizzatore, composto da Pierantonio Cinzano,
                    Francesco Dal Corso, Leopoldo Dalla Gassa, Francesco Rizzoli
                    e Silvano Tocchet 
                    -
                    tutte le persone come la sig.a Marzia Villella che hanno
                    aiutato.
                     
                      Hanno
                    poi preso la parola per portare i saluti delle loro
                      associazioni,  il Dr.  Paolo Perlasca, Responsabile
                      dell'Ufficio per Venezia e Alto Adriatico del WWF Italia, 
                    
                       
                      l'arch.
                       Cristiano Gasparetto, rappresentante di Italia Nostra,
                    
                    mentre
                    il
                    rappresentante di Legambiente Dr.  Angelo Mancone,
                    impossibilitato a presenziare di persona, ha inviato un
                    messaggio in cui tra l'altro dice: "Il buio come
                    occasione di scoperta. Fu questa l'intenzione di una
                    proposta che Goletta Verde avanzò in alcune sue tappe (una
                    fu Chioggia) alcuni anni fa: spegnere in spiaggia le luci e
                    dedicarsi al cielo stellato. Riprendere insieme questa
                    proposta quest'anno potrebbe essere un'azione appropriata
                    per estendere il messaggio che questo convegno lancia:
                    salvare la notte. Tutte le persone con dei sentimenti ne
                    sarebbero grate. Per coloro invece che tentano di tenerli
                    distanti da sé potrebbe essere l'occasione per incrinare le
                    loro sicurezze."
                     
                    Poi
                    ha preso la parola a nome dell'Unione
                    Astrofili Italiani il
                    Prof.  Giancarlo Favero, già suo presidente, che ha portato i saluti dell'associazione e
                    dell'attuale presidente Prof. Emilio Sassone Corsi.
                    
                    L'UAI
                    è stata, molti anni fa, la prima ad occuparsi del fenomeno
                    dell'Inquinamento Luminoso in Italia. In questi anni la sua
                    commissione CNIL
                    ha svolto un compito di sensibilizzazione dell'opinione
                    pubblica e di proposizione di accordi, regolamenti,
                    convenzioni, disegni di legge che hanno consentito di porre
                    il tema dell'inquinamento luminoso ai giusti livelli
                    giornalistici, industriali e politici. Per combattere
                    efficacemente l'inquinamento luminoso occorre, secondo
                    l'UAI,
                    riuscire a coordinare diverse componenti: 1. una
                    informazione sempre più specifica e dettagliata sui danni
                    ambientali provocati dall'IL; 2. una proposizione di disegni
                    di legge a vari livelli (dal nazionale al regionale fino al
                    comunale) che consentano, all'interno di un equilibrio tra
                    sviluppo sostenibile e contenimento dell'IL, una
                    regolamentazione sempre più specifica in materia; 3. la
                    sottoscrizione di un insieme di accordi con Case
                    Costruttrici o con Società di Gestione di impianti di
                    illuminazione che consentano un reale controllo del problema
                    alla fonte; 4. un attento e capillare controllo del
                    territorio che costantemente verifichi l'applicazione delle
                    leggi in vigore e ne denunci gli abusi. 
                     
                      Il
                      Prof. Francesco Bertola ha portato i saluti del
                      Dipartimento di Astronomia dell'Università di Padova
                      assicurando la massima sensibilità degli astronomi
                      padovani ai problemi dell'inquinamento luminoso.
                      
                      
                      Egli
                      si è detto sicuro che alcune incomprensioni sorte
                      recentemente tra l'ambiente astronomico e quello delle
                      organizzazioni che si occupano di protezione del cielo
                      notturno saranno rapidamente superate. La protezione del
                      cielo notturno è un problema da inquadrare nel più
                      generale problema della difesa dell'ambiente e gli
                      astronomi, per la loro sensibilità e formazione, non
                      possono esimersi dal dare un caloroso appoggio.
                    .
                      ll
                    Prof.  Salvatore Furia, fondatore e Direttore della Cittadella delle Scienze di
                    Campo dei Fiori, Varese e del Centro Geofisico Prealpino,
                      studioso molto noto in Lombardia, ha fatto pervenire i suoi
                    auguri in un toccante messaggio tramite la sig. a  Adriana
                      Manetta, segretaria di Cielobuio:
                    
                    "...Ma
                    l'uomo, quest'uomo moderno, frustrato, nevrotico, a volte
                    disperato ha la possibilità di disporsi serenamente al
                    riposo, alla quiete o di dedicarsi ad occupazioni che
                    sviluppino le sue conoscenze e le sue capacità? Forse nelle
                    megalopoli abnormemente sviluppate, cresciute in spregio a
                    piani regolatori, con il verde pubblico e boschivo
                    ammalorato dall' inquinamento atmosferico? Forse nei tristi
                    ed avvilenti quartieri senza spazi, senza nemmeno la
                    consolazione dello sguardo sul cielo stellato?
                      I
                      nostri bambini potrebbero scoprire che c'è il cielo, che
                      il mistero è altissimo come il silenzio che vive lassù
                      tra le stelle ma che vive anche in noi e che ci porta alle
                      giuste altezze dalle quali accorgerci delle vere
                      dimensioni del mondo. I nostri bambini scoprirebbero,
                      forse, come ricordare qualcosa per i giorni in cui
                      potrebbero cadere nell'errore di credere che tutto ciò di
                      cui l'uomo abbisogna sta qui sulla Terra. Potrebbero
                      scoprire un nuovo Universo, un nuovo mondo ed un nuovo
                      modo di esistere. 
                      Sotto
                      la cupola dell'Osservatorio si affollano fanciulli ed
                      anziani..."
                       
                      L'On.
                      
                      Lorenzo Calzolaio, presentatore alla Camera dei
                      Deputati della proposta di legge
                      697 "Norme per il risparmio energetico e per la lotta
                      all'inquinamento luminoso", ha inviato un messaggio di
                      saluto: "Credo che una normativa quadro contro
                      l'inquinamento luminoso possa essere una delle innovazioni
                      ambientali più importanti della XIV legislatura (come lo
                      furono le leggi sull'inquinamento acustico nella XII e
                      sull'inquinamento elettromagnetico nella XIII). L'iter
                      parlamentare si è avviato tempestivamente ma ora è fermo
                      da troppi mesi; è utile una sollecitazione al Parlamento,
                      affinché faccia presto e bene." "Non credo che
                      la legge quadro nazionale debba definire dettagli o
                      invadere autonomie regionali e locali. Anzi, occorre far
                      tesoro delle leggi e delle esperienze diffuse. In tal
                      senso, l'approfondimento dell'analisi e delle proposte
                      riferite alla regione Veneto sono molto utili anche a
                      livello nazionale. Consulterò volentieri relazioni e
                      materiali del convegno di Venezia." 
                      Ai
                      suoi saluti si aggiungono quelli del consigliere regionale
                      Marco Moruzzi della Regione Marche, proponente di
                      una legge contro l'inquinamento luminoso nella sua
                      regione: "un azione legislativa certamente rafforzata
                      dall'interesse che anche in questa occasione la Regione
                      Veneto dimostra".
                     
                      Al
                      termine della sessione di apertura il Dr. Pierantonio
                    Cinzano ha letto una sintesi delle  numerosissime lettere
                    giunte agli organizzatori per augurare un proficuo lavoro ai
                      convenuti e per chiedere all'UNESCO di dichiarare il Cielo
                      Notturno patrimonio dell'Umanità.
                      
                      "Ciascuno di noi sarà intellettualmente più povero
                      se l'accesso al cielo stellato non sarà più possibile"
                      dichiara il Prof. Derek McNally dell'Osservatorio
                      astronomico di Londra, organizzatore del convegno UNESCO
                      di Parigi nel 1992 ed ex- segretario generale dell'unione
                      Astronomica Internazionale invitando l'UNESCO a rivedere
                      le sue regole per permettere di assegnare anche al cielo
                      notturno lo status di Patrimonio del Mondo. Il Prof.
                      Malcolm Smith, Direttore del Cerro Tololo Interamerican
                      Observatory, Direttore Associato del National Optical
                      Astronomy Observatory (NOAO), vice presidente della
                      Commissione 50 (protezione dei siti astronomici)
                      dell'Unione Astronomica Internazionale e presidente del
                      suo gruppo di lavoro "Controlling light pollution"
                      ha chiesto che il meeting di Venezia aiuti ad avviare il
                      processo per dichiarare il cielo notturno Patrimonio del
                      Mondo. "La Società Astronomica Americana
                      incoraggia con forza l'UNESCO a dichiarare il cielo
                      notturno un patrimonio del Mondo. Il cielo notturno è
                      parte di tutte le nazioni ed è visibile da tutti gli
                      uomini." dichiara il documento approvato dalla
                      Società ed inviatoci dalla Presidentessa  Prof.
                      Anneila Sargent tramite il Comitato sull'Inquinamento
                      Luminoso presieduto da Arthur Upgren. "Un
                      passo cruciale per proteggere il cielo notturno" lo
                      definisce il Dr. Josef Hron che scrive a nome
                      dell'Istituto di Astronomia dell'Università di Vienna. Di
                      "argomento di tremenda importanza" parla il
                      Direttore dell'Istituto di Astronomia dell'Università
                      delle Hawaii, dove si trovano i maggiori telescopi
                      americani dell'emisfero Nord, inviandoci il suo "Aloha".
                      Un "forte sostegno" ci arriva dall'Oficina de
                      proteccion de la calidad del Cielo del Norte del Chile (OPCC)
                      che si occupa della protezione del cielo nel Nord del Cile
                      dove si trovano i maggiori telescopi dell'emisfero Sud. "E' straordinariamente
                      importante che le future generazioni possano vedere ancora
                      il cielo stellato che noi possiamo osservare oggi"
                      scrive il responsabile per la divulgazione del Gemini
                      South Observatory. "Le soluzioni tecniche per
                      mantenere i vantaggi dell'illuminazione evitando la
                      dispersione di luce verso l'alto ora ci sono. E' il
                      momento giusto per dichiarare il cielo notturno parte del
                      Patrimonio del Mondo" dice Olivier Hainaut, 
                      team leader del New Technology Telescope dell'European
                      Southern Observatory. "C'e' un unico Cielo Notturno, e
                      per una grande frazione della popolazione mondiale la
                      natura originaria del Cielo Notturno e' andata perduta"
                      commenta il Prof. Roy Garstang dell'Università del
                      Colorado, uno dei maggiori studiosi di inquinamento
                      luminoso. Di "disperato bisogno di protezione contro
                      pratiche di illuminazione selvagge, sciupone e senza cura"
                      parlano i membri della Società Astronomica di Victoria
                      (Australia). Altre bellissime lettere sono giunte dalle
                      organizzazioni europee come la Campaign for Dark Skies
                      della British Astronomical Association, la Cel Fosc
                      spagnola , la Dark-Sky Germany, la Dark-Sky Switzerland,
                      l'IDA Holland, il Light Pollution Awareness Group di
                      Malta, da sezioni dell'IDA di tutto il mondo, come la
                      IDA-Chile e la sezione della California Centrale - leader
                      delle sezioni USA, e da singoli astronomi o semplici
                      cittadini. 
                       
                    A
                    questo punto sono iniziati gli interventi relativi alla  sessione
                    della mattinata, con la sezione dedicata al problema della percezione del
                    cielo notturno.
                    
                    

                     
                    Per
                    primo ha parlato il Prof.  Giuliano Romano, già docente di
                    Cosmologia e docente di Storia dell'Astronomia
                    all'Università di Padova. Giuliano Romano, che ha
                    introdotto nei lontani anni '70 la ricerca archeoastronomica
                    in Italia, ha ricordato
                    ciò che ha rappresentato la visione e lo studio del cielo
                    nelle antiche civiltà, dalla preistoria, alle più lontane
                    culture che stanno alla base del nostro sviluppo culturale e
                    della nostra civiltà fino ad oggi. 
                    
                    Giuliano
                    Romano ha concluso la sua relazione con una serie di
                    accorate considerazioni: "Ma perché allora oggi
                    vogliamo negarci questo straordinario spettacolo del cielo
                    stellato? Perché, come animali che non hanno la capacità
                    di rivolgere gli occhi al cielo, vogliamo privare anche i
                    nostri bambini di ammirare la natura nella sua più
                    spettacolare grandiosità? Non v'è certamente alcun
                    spettacolo, immaginato dall'ingegno umano, che possa
                    eguagliare quello che il cosmo ci offre con grande
                    semplicità. I sentimenti profondi di pace, di bellezza, di
                    umiltà, di esaltazione, di profonda armonia, solo la
                    visione del cielo ci può dare. Il cosmo è armonia, ordine,
                    maestosità. La sola ammirazione del cielo e dei suoi
                    fenomeni, ci ridimensiona, ci misura, ci paragona
                    all'infinito che sembra, sommergerci nella sua immensità.
                    Ma questo spettacolo inimitabile ci tocca anche nel più
                    profondo del nostro animo suscitandoci una ammirazione
                    esaltante. Quanti poeti hanno cantato il cielo, le sue
                    bellezze, le sue glorie. E' certamente a questo grande ed
                    inimitabile spettacolo che sono state dirette le prime
                    liriche degli antichi cantori che hanno immaginato in questa
                    volta stellata il regno degli dei, delle forze della natura,
                    della potenza di colui che tutto muove. Sarebbe
                    profondamente stupido e crudele magnificare la falsa
                    bellezza di un mondo artificiale se ignoriamo quello più
                    genuino, profondo, prezioso, rappresentato dalla natura e
                    specialmente dallo spettacolo del cielo stellato. Guai
                    continuare sulla via che inaridisce il cuore e che ci umilia
                    e ci istupidisce negando ai nostri figli e a noi stessi
                    questo straordinario mondo. Forse siamo ora giunti al
                    momento in cui vogliamo dimenticare lo spettacolo che ci
                    sovrasta e che ci nobilita, volgendo il nostro sguardo verso
                    il basso? Verso le miserie, le piccolezze, che da sciocchi
                    riteniamo fondamentali? Ci siamo dimenticati di quanta
                    esaltazione ispirava nel nostro animo quando da bambini o da
                    giovani abbiamo potuto rivolgere verso l'alto il nostro
                    sguardo ammirati da queste insuperabili bellezze e pieni di
                    domande sul nostro destino? Erano queste delle sciocchezze,
                    erano esse forse le ingenuità degli immaturi, oppure invece
                    erano qualcosa di molto più importante di esaltante e di
                    formativo? Dobbiamo far tesoro di quanto le grandi civiltà,
                    maestre di vita e di saggezza, ci hanno insegnato riguardo
                    al rapporto tra il cielo e il nostro spirito. Sarà assai
                    triste quel giorno, forse non lontano, nel quale ci
                    vergogneremo della nostra attuale grande insipienza. Ma, se
                    abbiamo coraggio e grande determinazione, siamo ancora in
                    tempo per riparare ai nostri errori." La sua relazione
                    si è conclusa con un lunghissimo e caloroso applauso che ha
                    dimostrato come l'uditorio condividesse a pieno le sue sagge
                    parole.
                     
                      Poi
                    ha parlato il Dr.  Pierantonio Cinzano che si
                      occupa di studio e monitoraggio dell'inquinamento luminoso
                      da terra e da satellite all'Università di Padova
                      ed è presidente dell'ISTIL. Pierantonio Cinzano ha
                      introdotto il problema dell'inquinamento luminoso, 
                      
                      
                      illustrando il significato dei termini "inquinamento"
                      e "luminoso", il meccanismo con cui si produce
                      la luminosità artificiale del cielo, la preoccupante situazione del
                      cielo notturno in Italia, in Europa e nel Mondo alla luce
                      degli studi eseguiti con i satelliti DMSP dell'US Air
                      Force nell'ambito dei progetti di ricerca che egli
                      coordina. Infine ha discusso quali sono le attuali possibilità della
                      popolazione di percepire l'Universo e quali saranno i
                      possibili scenari futuri.
                     
                      Per
                    la parte dedicata all'ambiente naturale, ha preso la parola
                    il Prof.  Pierfrancesco Ghetti del
                      Dipartimento
                      di Scienze Ambientali dell'Università Ca' Foscari di
                      Venezia, ordinario
                      di Ecologia e docente
                      di Ecologia Applicata, Valutazione di Impatto Ambientale,
                      Analisi di Sistemi Ecologici,  Direttore del centro
                      Interdipartimentale IDEAS e già preside della facoltà di
                      Scienze Matematiche, Fisiche 
                      
                       e
                      Naturali. Pierfrancesco
                      Ghetti ha affrontato una acuta analisi dei rapporti tra
                      inquinamento e qualità della vita richiamando
                      l'importanza di inserire l'inquinamento luminoso nell'ambito degli
                      altri problemi ambientali. Bisogna affrontare il problema
                      dal punto di vista di una cultura globale che in questo
                      millennio deve indirizzare tutta l'azione del uomo verso
                      una filosofia della qualità. Abbiamo raggiunto un livello
                      tecnologico che ci permette di intervenire sulla natura e
                      sull'ambiente ma ora bisogna imparare ad intervenire non
                      più deformando bensì conservando i valori essenziali del
                      vivere e dell'ambiente.
                     
                    Al
                    termine, avendo già fatto il Dr. Bob Gent il suo intervento
                    in apertura, ha preso la parola il Dr.  Lorenzo Fornasari,
                    biologo,
                    Presidente dell'Associazione FaunaViva, che svolge attività
                    di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Ambientali
                    dell'Università degli Studi di Milano Bicocca e tiene il
                    Corso di Zoologia Applicata
                    
                    
                     presso
                    l'Università degli Studi di Pavia. Lorenzo Fornasari, che 
                    coordina anche il programma di monitoraggio degli uccelli
                    nidificanti in Italia per il Ministero dell'Ambiente ed è
                    membro del direttivo dello European Bird Census Council, da
                    oltre 20 anni si occupa di problemi di conservazione della
                    fauna e di recente ha iniziato a occuparsi degli effetti
                    provocati dalle attività aeroportuali sugli uccelli in
                    migrazione. Ha illustrato ai convenuti i principali effetti
                    dell'illuminazione artificiale sulla avifauna, presentando
                    gli impressionanti risultati di uno studio triennale dell'impatto
                    dell'Aeroporto di Malpensa sulle migrazioni e una nuova
                    indagine sull'Aeroporto cantonale di Locarno.
                    
                    
                     
                    Per
                    la parte dedicata al problema di
                    Venezia ha preso la parola il Prof.  Francesco Rizzoli,
                    professore a contratto all'Università Cà Foscari di
                    Venezia, il quale ha discusso il problema dell'inquinamento
                    luminoso nella città. "Venezia
                    - ha detto - ha 
                    
                     diritto ad una
                    rigorosa ed accurata tutela e un accurato controllo della sua illuminazione
                    pubblica, sia per ovvi
                    motivi storici , legati alla percezione di volumi ed
                    architetture, il cui valore estetico non può prescindere
                    dalla illuminazione per la quale furono creati , sia per
                    motivi legali , alla luce delle norme della Legge 22 della
                    Regione Veneto, sia per il rispetto degli abitanti che
                    vedrebbero stravolto il loro rapporto con l'ambiente
                    cittadino, cosi particolare per l'assenza di rumori violenti
                    e delicati effetti cromatici. Le recenti installazioni di
                    lampade ai vapori di mercurio sulle vecchie armature dei
                    lampioni e la creazione di altri punti luce hanno suscitato
                    vivaci proteste dei veneziani consapevoli della grave e
                    volgare perdita di identità della loro città."
                     
                    Per
                    la didattica e la divulgazione ha preso la parola la Prof. 
                    Lucia Corbo del Ministero dell'Istruzione dell'Università e
                    della Ricerca.
                    
                      Lucia
                    Corbo ha coordinato
                    il Progetto "Gli studenti fanno vedere le stelle"
                    nel cui ambito sono state promosse le Settimane
                    dell'astronomia ed ha collaborato presso la Direzione
                    Ordinamenti scolastici-Area Autonomia del MIUR al
                    coordinamento della 3° settimana dell'astronomia, svoltasi
                    quest'anno. Ha illustrato ai presenti le attività
                    didattiche svolte nell'ambito del suddetto progetto, e
                      quelli delle scuole polo:
                      la  Scuola Media “Pisani”
                      di Venezia-Lido www.vialattea.net/eratostene
                      (Rete di Eratostene), l'Istituto
                      Nautico “Artiglio” di Viareggio www.nauticoartiglio.lu.it
                      (Rete delle scuole dotate di planetario) e del Liceo
                      Classico Sperimentale “B.Russell”di Roma www.liceorussell.roma.it
                      (monitoraggio dell'inquinamento luminoso). In particolare sono
                      interessanti i risultati dei monitoraggi
                    dell'inquinamento luminoso promossi dal Ministero. Un
                      dato emerge con
                      chiarezza: nelle città e in larghe aree intorno ad esse
                      le stelle osservabili ad occhio nudo si sono ridotte da
                      6000-7000 a 240 circa, quante sono le stelle fino alla
                      magnitudine 3.4. Rappresentano il 4% delle stelle
                      osservabili: se si eliminano quelle più basse
                      sull'orizzonte si è perso ben più del 96% delle stelle
                      osservabili in un cielo stellato.
                    
                     
                      L'ing.
                      
                    Silvano Tocchet, dell'Istituto Tecnico Industriale di
                    Vittorio Veneto ha illustrato due
                      esperienze di insegnamento dell'inquinamento luminoso in scuole di grado diverso in
                      Veneto. 
                      
                       La prima è un
                      Istituto Tecnico Industriale, la seconda una Scuola
                      elementare. I futuri Periti
                      Industriali hanno prodotto tre documenti, il primo di
                      carattere legislativo (una lettura comparata delle leggi
                      regionali esistenti); il secondo prende in esame gli
                      aspetti tecnici del fenomeno dal punto di vista
                      illuminotecnico, il terzo elaborato analizza il fenomeno
                      dal punto di vista ambientale e sociale, partendo dalla
                      definizione di i.l. , proseguendo con l’analisi degli
                      effetti dell’i.l. sull’uomo, sull’ambiente e
                      portando esempi concreti e possibili soluzioni. La
                      classe 5°A, della Scuola Elementare di Santa Maria, un
                      piccolo paesino in comune di Revine Lago (TV), ha
                      realizzato un ipertesto con spunti di notevole efficacia e
                      freschezza: dalla ricerca di Agostino e Filippo “Un
                      cielo sano”, alla “Lettera al Sindaco” di Revine
                      Lago di Alessandra ed Elisa, al racconto vincitore
                      assoluto nella categoria individuale “Pino l’Altino”
                      scritto da Matteo e Petra. La
                      semplicità e nello stesso tempo la correttezza con la
                      quale i ragazzi hanno colto il senso della lotta all’i.l.
                      per la salvaguardia del cielo notturno è disarmante e la
                      dice lunga sull’ambiente (e il Cielo è parte dell’ambiente
                      e del mondo in cui viviamo), che i ragazzi, i futuri
                      cittadini di domani, si aspettano di trovare e che abbiamo
                      l’obbligo morale - ha detto Tocchet - di lasciare loro
                      in eredità.
                     
                    Alla
                    fine la parola è andata al giornalista de Il Gazzettino Dr.
                    Adriano Favaro che con il suo intervento sulla
                    divulgazione della conoscenza delle problematiche inerenti
                    l'inquinamento luminoso 
                    
                     ha introdotto la
                    successiva conferenza stampa.
                     
                    Al
                    termine della sessione mattutina i convenuti hanno potuto
                    ritemprarsi con un ricco buffet allestito
                    dalla celebre ditta Rosasalva nel salone delle
                    feste del Palazzo Papadopoli, che guarda sul Canal Grande, 
                    e offerto dai gruppi astrofili
                    aderenti a VenetoStellato. 
                    
                    Anch'esso
                    come molte altre parti del convegno sono state curate
                    dall'infaticabile  Francesco Dal Corso, responsabile locale
                    di Venetostellato.
                     
                      Durante
                    il buffet i convenuti hanno potuto ammirare le opere di 
                      Natasa Radovic, un'artista veneziana di origine croata
                      specializzata nella fotografia di panorami e chiaroscuri
                      notturni
                      
                       
     
                      
                      della città. I presenti hanno tributato un caloroso applauso all'artista, sia per la
                    sua abilità che per la preoccupazione da lei manifestata
                      che la crescita indiscriminata dell'illuminazione e
                      dell'inquinamento luminoso possa privare Venezia dei chiaroscuri
                      che costituiscono il soggetto della sua arte. Nella
                      figura, Arsenale Lights (1995/96).
                       
                    Alle
                    ore 15 è iniziata la fitta sessione pomeridiana, presieduta
                    dal Dr.  Pierantonio Cinzano. 
                    
                    
                     
                      Per
                    primo ha preso la parola l'avv.  Mario Di Sora, presidente
                    della sezione italiana dell'International Dark-Sky
                      Association. Mario Di Sora, e' stato per 8 anni coordinatore
                      della Commissione per lo studio
                      dell'inquinamento luminoso della Società Astronomica
                      Italiana. In tale veste ha elaborato il testo dei primi
                      regolamenti
                      
                      comunali che sono stati approvati nella nostra
                      nazione e i vari disegni di legge che sono stati
                      presentati prima alla Camera dei Deputati nel 1992 (n°
                      1296) e successivamente al Senato nel 1994 (n° 511) e nel
                      1996 (n° 751). Per verificare meglio l'efficacia delle
                      altre normative vigenti nel mondo ha compiuto dei periodi
                      di studio negli USA, alle Canarie, in Cile e in Australia.
                      E' stato l'estensore del testo della legge della Regione Lazio ed è attualmente consulente di detto
                      ente per la redazione delle norme di attuazione.  Nel
                      suo intervento ha illustrato gli eccellenti risultati nel campo del
                      risparmio energetico ottenuti da alcuni comuni applicando
                      opportune misure di contenimento dell'inquinamento
                      luminoso. I primi
                      provvedimenti (Giuliano di Roma, Ferentino e Frosinone)
                      sono stati approvati nel 1996 e prevedono anche la
                      modifica e l'adeguamento di tutti quelli preesistenti
                      entro 5 anni dalla loro approvazione. L'azione di modifica
                      di vecchi impianti ha riguardato (sia in Frosinone che in
                      Ferentino) i seguenti tipi di insediamenti: industriali,
                      artigianali, commerciali, uffici ed enti pubblici,
                      condomini privati e popolari (I.A.C.P.). Solo in questo
                      comparto la riduzione, stimata per difetto, è di circa 28
                      milioni di lumen sul territorio di Frosinone e di circa 12
                      milioni di lumen su quello di Ferentino. Il costo della
                      bolletta iniziale è passato da € 12.913  ad  
                      € 3.711. Il costo
                      dell'intervento è stato di circa  € 8800 nel 2001
                      e verrà pertanto ammortizzato entro 1 anno. L'esperienza
                      mostra che l'adozione
                      di vetri piani, anche in fase di modifica di vecchi
                      impianti, non compromette l'uniformità della luminanza. Sostituendo
                      vetri prismati con vetri piani e lampade al mercurio con
                      lampade al sodio l'uniformità in molti casi è
                      notevolmente migliorata e l'illuminamento è passato da 6
                      a 50 lux. In altri
                      impianti è bastato sostituire la coppa in policarbonato
                      con un vetro piano temperato per passare, sul piano di
                      calpestio, da 7 lux a 25 lux (costo dell'operazione circa
                      5 €). Questo è dovuto al fatto che con il tempo la
                      coppa in materiale plastico si opacizza fino ad assorbire
                      oltre il 50% della luce. Molti impianti vengono
                      certificati per dispersioni minori o uguali all'1% ma in
                      realtà dopo il primo anno di vita possono già arrivare
                      al 3% mentre con l'adozione di vetri piani questo non
                      accade.  
                     
                    Il
                    Prof.  Giancarlo Favero dell'Università di Padova,
                    già presidente dell'Unione Astrofili Italiani per tre
                    mandati biennali, è uno dei padri
                    
                    della
                    legge contro l'inquinamento luminoso della Regione Veneto LR
                    22/1997. Nella sua relazione ha raccontato la lunga e avventurosa
                    storia, cominciata nel 1994, dell'iter per ottenere
                    l'approvazione di questa legge, che è stata la prima legge
                    contro l'inquinamento luminoso approvata in Italia. La legge
                    ha tracciato una via che è stata percorsa in seguito da
                    altre regioni. "Agli illuminotecnici - ha concluso
                    Giancarlo Favero - faccio l'augurio di usufruire a pieno di
                    leggi come questa, tese al miglioramento dell'ambiente
                    dell'uomo e quindi alla valorizzazione del loro qualificato
                    intervento urbanistico.
                     
                    Il
                    Dr.  Pierantonio Cinzano, direttore scientifico della sezione
                    italiana dell'International Dark-Sky Association e
                    presidente dell'Istituto di Scienza e Tecnologia
                    dell'Inquinamento Luminoso (ISTIL), è uno dei fondatori con
                    l'avv. Mario Di Sora della lotta 
                    
                      
                    all'inquinamento luminoso in
                    Italia, nel 1989. Si occupa di
                    studio e monitoraggio dell'inquinamento luminoso da terra e
                    da satellite al Dipartimento di Astronomia dell'Università
                    di Padova ed è membro del comitato tecnico 4-21
                    "Interference by light on astronomical
                    observations" della Commission Internationale de
                    l'Eclairage (CIE), del Gruppo di Lavoro "Inquinamento
                    luminoso" dell'UNI e del Gruppo di Lavoro
                    "Controlling light pollution" dell'Unione
                    Astronomica Internazionale. Nella sua relazione Pierantonio
                      Cinzano ha illustrato i meccanismi attraverso cui
                      l'inquinamento luminoso produce la luminosità artificiale
                      del cielo notturno e quali di conseguenza debbano essere i
                      requisiti tecnici necessari per limitare efficacemente gli
                      effetti dell'inquinamento luminoso. In particolare ha
                      approfondito il significato e il reale effetto dei limiti
                      percentuali al flusso luminoso disperso verso l'alto. Ha
                      mostrato l' inadeguatezza di porre limiti esclusivamente
                      al flusso luminoso totale emesso verso l'alto, senza
                      tenere conto della direzione di emissione. Ha poi mostrato
                      un confronto tra l'intensità luminosa di un campione di
                      strade nelle direzioni per cui risulta più inquinante e i
                      limiti all'intensità luminosa degli apparecchi nelle
                      stesse direzioni posti da alcuni testi di legge, in modo
                      da consentire a tutti di rendersi conto della loro
                      maggiore o minore efficacia (più efficace risulta la LR
                      17/00 della Lombardia). Infine ha riassunto le più comuni
                      obiezioni ai provvedimenti da adottare e ne ha mostrato la mancanza di
                      fondamento. 
                     
                      L'ing.
                    
                    Diego Bonata, libero professionista, Presidente di
                    CieloBuio - Coordinamento nazionale per la protezione del
                    cielo notturno, membro fondatore della Società Astronomica
                      Orobica. Diego 
                      
                      Bonata
                      ha illustrato la Legge della Regione Lombardia n. 17 del
                      27/03/2000 "Misure urgenti in tema di risparmio
                      energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta
                      all'inquinamento luminoso" e gli aspetti della sua
                      applicazione. Nel Febbraio 2001 la Regione Lombardia ha
                      ricevuto da IDA, UAI e Cielobuio il premio internazionale Per
                      una stella in più proprio per quell'ottima legge i
                      cui provvedimenti molti vorrebbero introdurre anche nelle
                      altre regioni. Cielobuio ha giocato un ruolo fondamentale
                      di supporto all'approvazione della proposta di legge, sottoscritta
                      da oltre 25.000 cittadini. Il relatore ha illustrato i
                      positivi risultati dell'esperienza in Lombardia, tra cui
                      il fatto che dopo 2 lustri di stagnazione del mercato
                      illuminotecnico italiano la LR17/00 ha richiesto un
                      rinnovamento della produzione ed ha vivacizzato
                      inaspettatamente il mercato. La legge infatti non può che
                      stimolare lo sviluppo tecnologico di apparecchi ed
                      impianti ad elevato contenuto prestazionale anziché
                      esclusivamente decorativi come oggi si tende a fare, ed
                      infatti all'Intel 2001, fiera internazionale
                      dell'illuminotecnica, sono stati presentati numerosi nuovi
                      apparecchi a norma di questa legge. Numerosi produttori
                      hanno e stanno certificando i loro apparecchi in
                      laboratori specializzati. A fine dicembre un produttore ha
                      persino brevettato un nuovo corpo illuminante del tipo a
                      Lanterna con emissione di 0 cd/klm oltre i 90°. 
                      
                      Infine
                      il relatore ha illustrato 7 motivi per adottare anche in
                      Veneto un regolamento attuativo simile a quello della
                      regione Lombardia: 1-
                      Allineamento dei provvedimenti di legge esistenti ed in
                      corso di approvazione sul territorio nazionale; 2-
                      Facilità di applicazione per produttori e progettisti che
                      lavorano su tutto il territorio nazionale; 3- Adottare i
                      provvedimenti riconosciuti internazionalmente migliori dal
                      punto di vista della lotta all'IL; 4- Parametri più
                      facilmente verificabili e riconoscibili da progettisti,
                      amministratori e controllori del territorio; 5- Necessità
                      di evitare le dispersioni a piccoli angoli perché
                      maggiormente dannosi (sino a 200km di distanza); 6- L'esperienza
                      e i documenti elaborati per la LR17/00 diventano
                      immediatamente disponibili per la LR22/97; 7- I nuovi
                      prodotti puntano tutti ai limiti della LR17/00 e non a
                      quelli più blandi della LR22/97.
                     
                      Il
                    sig.  Leopoldo Dalla Gassa presidente di Venetostellato,
                      Coordinamento Regionale Contro l'Inquinamento Luminoso (www.venetostellato.it);
                      organismo che raggruppa le Associazioni di Astrofili
                      venete, oltre ai semplici amanti del cielo, presidente del
                      Gruppo Astrofili Monte Grappa di Nove, e' stato l'ideatore
                      e tra gli organizzatori del Convegno Nazionale di Nove
                      (29/30 Novembre '97) Inquinamento luminoso e Risparmio
                      Energetico, "Primi Passi Verso un Cielo Pulito".
                       
                      
                      A
                      quasi cinque anni, dall'entrata in vigore della legge
                      regionale veneta, la 22/97 "Norme per la prevenzione
                      dell'inquinamento luminoso", il regolamento previsto
                      dalla stessa e che entro un anno doveva essere emanato,
                      non è ancora stato approvato e mai, come in questo caso
                      si può affermare che tutto il male non vien per nuocere.
                      Nel frattempo, altre leggi regionali sono state approvate,
                      sette per l'esattezza e la migliore, per quanto riguarda
                      il contenimento e la riduzione del fenomeno in questione,
                      è la legge regionale della Lombardia. È per questo, che
                      VenetoStellato, il coordinamento che raggruppa le
                      Associazioni di astrofili e non del Veneto, in occasione
                      del convegno di Venezia, ha presentato ufficialmente la
                      bozza di regolamento, analogo a quello lombardo, che
                      renderebbe la legge veneta, una delle più moderne ed
                      efficaci in tema di protezione del cielo stellato e di
                      risparmio economico.
                      Leopoldo
                      Dalla Gassa ha anche  presentato
                    i primi risultati della raccolta di firme: in poche
                      settimane sono state già raccolte quasi 6000 firme per
                      proteggere il cielo stellato e altre 6000 a favore
                      dell'introduzione in Veneto, in Italia e in Europa dei
                      provvedimenti della legge regionale 17/2000 della Regione
                      Lombardia e del suo Regolamento di attuazione.
                     
                    E'
                    quindi iniziata la parte relativa all'impegno nella regione
                    veneto. Al tavolo presidenziale si sono seduti l'on. Luana
                    Zanella, parlamentare dei Verdi alla Camera dei
                    Deputati, il cons.
                    
                    Maurizio Conte, presidente della VII Commissione Consiliare
                    (Ambiente) della Regione Veneto e consigliere della Lega
                    Nord, l'ing. Roberto Morandi
                    dell'assessorato alle politiche per l'ambiente in
                    rappresentanza dell'assessore Renato Chisso, trattenuto da
                    impegni di primaria importanza, e il Dr.  Andrea
                    Pellizzari,
                    presidente di Forza Italia Giovani della provincia di Vicenza e consigliere
                    regionale dell'ANCI.
                    
                    
                     
                      Il cons.
                    
                    Maurizio Conte, presidente della VII Commissione Consiliare
                    (Ambiente) della Regione Veneto e consigliere della Lega
                      Nord, nel suo atteso discorso ha riassunto i punti
                      salienti dei 
                      
                      precedenti
                      interventi che - ha assicurato - intende tenere presenti
                      nella redazione del Piano Regionale per la Prevenzione
                      dell'Inquinamento Luminoso (PRPIL), che avrà tempi brevi.
                      In particolare si è impegnato a inserire nel PRPIL anche
                      i provvedimenti della legge della Regione Lombardia
                      17/2000  e del suo Regolamento di attuazione, come
                      richiesto dall'International Dark-Sky Association, da
                      Venetostellato, da Cielobuio, dall'Istituto di Scienza e Tecnologia
                    dell'Inquinamento Luminoso (ISTIL) e dai 6000 cittadini
                      veneti che hanno firmato finora la petizione. Il suo
                      intervento si è concluso con un forte applauso di
                      apprezzamento da parte dei presenti.
                     
                    L'ing.
                    Roberto Morandi della Direzione Tutela Ambiente della
                    Giunta Regionale del Veneto è intervenuto sullo stato
                    del Piano 
                    
                      Regionale
                    per la Prevenzione dell'Inquinamento Luminoso (PRPIL),
                      approfondendo in particolare l'argomento dei contributi ai
                      comuni per l'adeguamento degli impianti esistenti,
                      contributi previsti dalla LR 22/97 ma non assegnati
                      nell'ultimo anno.
                     
                      L'on.
                      Luana Zanella parlamentare dei Verdi alla Camera dei Deputati
                      e presentatrice della proposta di legge 2231 "Disposizioni
                      
                       per
                      l'individuazione di aree protette dall'inquinamento
                      luminoso e per l'istituzione dei punti di osservazione
                      astronomica" ha ricordato l'importanza della
                      protezione dell'ambiente notturno e del risparmio
                      energetico e ha dato la sua ampia disponibilità a
                      contribuire ad una rapida approvazione di una legge
                      nazionale contro l'inquinamento luminoso.
                     
                    Il Dr.
                     Andrea Pellizzari,
                    presidente di Forza Italia Giovani della provincia di Vicenza
                    e consigliere regionale dell'ANCI ha illustrato la campagna di
                    F.I.Giovani di Vicenza "Illumina la mente: no
                    all'inquinamento luminoso!" per sensibilizzare
                    l'opinione pubblica 
                    
                    ed
                    imporre questo problema all'attenzione dei Governi. A questo
                    scopo una delegazione vicentina composta da 25 giovani è
                    partita lunedì 4 marzo alla volta di Bruxelles per essere
                    ricevuta da rappresentanti del PPE e del Parlamento Europeo
                    e consegnare ufficialmente in Parlamento un documento
                    contenente proposte concrete in tema di sensibilizzazione e
                    lotta all'inquinamento luminoso. Il Capogruppo On. Antonio
                    Tajani si è impegnato a rivolgere un'interrogazione urgente
                    alla Commissione Europea e a seguirla personalmente con la
                    collaborazione dell'On Amalia Sartori e del Coordinatore
                    Provinciale Andrea Pellizzari. Nel frattempo proseguirà, in
                    collaborazione con associazioni ambientaliste, astrofile ed di categoria, una campagna di sensibilizzazione che
                    approderà anche presso la Giunta Regionale veneta che,
                    bisogna ricordarlo, è stata la prima in Italia a legiferare
                    in proposito con una legge che però necessita di un
                    regolamento applicativo aggiornato che, grazie al prezioso
                    lavoro dell'Istituto di Scienza e Tecnologia
                    dell'Inquinamento Luminoso, dell'associazione Veneto
                    Stellato e dell'International Dark-Sky-Association-Italia, si conta di
                    portare all'attenzione del Presidente Galan. E' auspicabile
                    che misure di questo tipo ottengano una approvazione
                    trasversale da parte di tutti i gruppi politici. 
                     
                    A
                    questo punto il Dr.  Pierantonio Cinzano ha letto la proposta
                    di una dichiarazione conclusiva del convegno,
                    successivamente battezzata nell'ambiente Dichiarazione di
                    Venezia. In seguito alla discussione avvenuta nella mattina
                    al termine della relazione del Prof.  Francesco Rizzoli
                    sull'inquinamento luminoso a Venezia è stato proposto
                    l'aggiunta di una parte relativa alla protezione
                    dell'ambiente notturno a Venezia che egli ha provveduto a
                    scrivere e a proporre ai convenuti. Al termine la
                    dichiarazione finale è stata letta ed approvata.
                    
                      In
                      sintesi i partecipanti al convegno chiedono ai governanti
                      della Terra, dell'Italia e del Veneto  che l'ambiente
                      notturno venga preservato dall'inquinamento luminoso che
                      ne altera lo stato naturale e venga conservata alle future
                      generazioni la visione del cielo stellato. In particolare
                      chiedono loro di adottare nei rispettivi Paesi leggi
                      contro l'inquinamento luminoso e per la limitazione della
                      luminosità del cielo notturno con provvedimenti efficaci
                      quali quelli della legge della Regione Lombardia n. 17 del
                      27 marzo 2000 premiati e applauditi dalle organizzazioni
                      che combattono l'inquinamento luminoso. Nelle settimane
                      precedenti al convegno sono state raccolte quasi seimila
                      firme a sostegno di queste richieste. I partecipanti
                      inoltre chiedono all'UNESCO e all'ONU di riavviare il
                      procedimento per dichiarare il cielo notturno Patrimonio
                      dell'Umanità, bloccatosi per problemi procedurali.
                      Numerose lettere sono giunte al convegno per sostenere
                      questa richiesta da Istituti Universitari, Osservatori
                      Astronomici, studiosi e associazioni di tutto il mondo.
                      Per quanto riguarda la città di Venezia, i partecipanti
                      chiedono che il suo ambiente notturno sia considerato
                      parte del patrimonio storico, artistico e ambientale della
                      città e che venga protetto e salvaguardato. Chiedono
                      anche che la sua illuminazione esterna notturna, pubblica
                      e privata, sia progettata ed eseguita adottando le più
                      efficaci misure esistenti per limitare gli effetti
                      dell'inquinamento luminoso e ponendo elevata attenzione
                      alla tradizione nello scegliere i livelli di illuminazione.
                     
                    Dopo
                    le 18, con un certo ritardo sui tempi previsti, ha preso
                    avvio l'IDA workshop sulla limitazione dell'inquinamento
                    luminoso nei paesi dell'Est ("Controlling Light Pollution in
                    Eastern Countries") sotto la presidenza del Dr.  Bob
                    Gent e con la partecipazione di alcuni esponenti di primo
                    piano della lotta all'inquinamento luminoso in quei paesi
                    invitati a Venezia grazie all'UNESCO. 
                    
                     
                      Particolarmente
                      attesa era la relazione del Dr.  Jan Hollan del Nicholas
                      Copernicus Observatory and Planetarium di Brno nella  
                      
                       Repubblica Ceca, la prima nazione al
                      mondo ad aver approvato una legge contro l'inquinamento
                      luminoso che si applica sull'intero territorio nazionale.
                      In Italia sono solo 7 le regioni con leggi contro
                      l'inquinamento luminoso (46% della popolazione). Nella legge
                      Ceca (chiamata The Clean Air Act) c'è, tuttavia, solo una
                      definizione di inquinamento luminoso e un obbligo generico
                      ad evitare tutti i tipi di inquinamento dell'atmosfera. Si
                      attende ancora la promulgazione del regolamento di attuazione che fisserà
                      i provvedimenti da adottare in un modo strutturalmente
                      simile a quello della legge della Lombardia. Queste misure
                      specifiche dipendono da un decreto del governo atteso non
                      prima della fine dell'anno. Il regolamento proposto
                      prevede poche azioni immediate, solo i fasci luminosi
                      diretti verso l'alto dovranno essere spenti per sempre.
                      Soltanto gli impianti nuovi o quelli ristrutturati
                      dovranno essere il più possibile non inquinanti. Sono
                      previste piccole aree di particolare sensibilità dove
                      anche gli impianti esistenti dovranno essere resi meno
                      inquinanti entro un termine temporale che per il momento
                      è stato proposto essere di quattro anni. Si spera che
                      queste aree, magari col contributo di fondi
                      governativi,diventino esempi da imitare per altri comuni e
                      regioni che vogliano rendere sostenibile la loro
                      illuminazione notturna, anche prima della naturale
                      obsolescenza degli impianti. Un illuminazione sostenibile
                      sarà più facile da ottenere quando il mercato si sarà
                      sviluppato conseguentemente.
                     
                      Il
                      Dr. Korado
                    Korlevic del Visnjan Observatory di Visnjan in Croatia
                      ha illustrato le attività per combattere l'inquinamento 
                      
                      luminoso
                      svolte in Croazia e si è lamentato per l'inquinamento
                      luminoso che le città italiane, soprattutto della costa,
                      inviano nel suo Paese. Per quanto riguarda le sorgenti nel
                      loro territorio, Zagreb, Rijeka, Split, Osijek Varazdin e
                      le regioni turistiche e industriali hanno gli stessi
                      problemi dei Paesi confinanti. Lika, Gorski Kotar, la Dalmazia,
                      l'Istria centrale, la  Slavonia centrale invece sono
                      poco inquinate e come tali dovrebbero essere protette.
                      Tutte le località di interesse astronomico sono in
                      pericolo e anche alcune località di eccezionale interesse
                      naturalistico sono in condizioni critiche. La
                      Croatian Dark Sky Association (CDSA) è nata proprio per occuparsi della
                      scomparsa del cielo stellato, delle farfalle (a questo
                      proposito il relatore ha mostrato immagini impressionanti
                      di farfalle morte in apparecchi di illuminazione), di
                      alcuni uccelli e del risparmio energetico. Impianti di
                      illuminazione totalmente schermati sono stati installati
                      di recente dai comuni di Visnjan e Porec ma ci sono anche
                      esempi di lampade schermate fai-da-te. Nella foto un
                      
                       cartellone
                      turistico che ricorda il cielo stellato della Croazia.
                       
                     
                    Il
                    Dr. Herman
                    Mikuz del Dipartimento di Fisica dell'Università di
                    Lubiana e dell'AGO and
                    Crni Vrh Observatory di Lubjana in 
                    
                      Slovenia
                      ha illustrato i passi che si stanno svolgendo per ottenere
                      una legge contro l'inquinamento luminoso nel suo Paese.
                      Principali attività la divulgazione del problema, fare
                      pressione sui politici per approvare leggi contro
                      l'inquinamento luminoso, misurare la qualità del cielo
                      notturno, educazione pubblica attraverso i media (TV,
                      radio, press,www), collaborazione con gli illuminotecnici.
                      I principali momenti sono stati: 1993 Legge sulla
                      protezione dell'ambiente adottata dalla Assemblea
                      nazionale dove l'Inquinamento Luminoso era riconosciuto
                      come un tipo di inquinamento ed era previsto che venisse
                      adottato un regolamento; 1995 primo rapporto sullo stato
                      dell'inquinamento luminoso in Slovenia; 1997
                      iniziativa formale al parlamento nazionale firmata da 15
                      deputati diretta al governo per adottare provvedimenti per
                      ridurre l'inquinamento luminoso; 1999 prima bozza della
                      legge preparata dal ministero dell'ambiente; 2001
                      audizione pubblica sul problema dell'inquinamento luminoso
                      organizzata dall'Assemblea nazionale; 2001
                      -2002 alcune nuove installazioni totalmente schermate sono
                      state installate in vari luoghi; 2002 Marzo, prima
                      discussione della bozza. 
                      Il relatore ha presentato anche i risultati delle misure
                      di qualità del cielo in alcuni siti tra cui il 
                    Crni Vrh Observatory. Nella
                      
                       figura
                      la copertina degli atti dell'audizione pubblica.
                       
                      Il
                      Prof. Kollath Zoltan, deputy director del Konkoly
                      Observatory di
                      
                      Budapest dell'Accademia delle Scienze
                      ungherese ha presentato la situazione
                      del cielo notturno in Ungheria ed ha esposto i progetti,
                      i programmi
                      e le attività svolte per proteggere il cielo notturno in
                      tale Paese. La sensibilizzazione dell'ambiente
                      illuminotecnico a questo problema e la sua divulgazione al
                      pubblico sono senz'altro i primi passi che sono stati
                      intrapresi in Ungheria.
                     
                    Infine
                    il Dr.Fabio Falchi, laureato in Fisica
                    all'Università di Milano con una tesi sul monitoraggio
                    dell'inquinamento luminoso da satellite svolta presso il
                    Dipartimento di Astronomia dell'Università  
                    
                     di
                    Padova e coordinatore
                    del progetto dell'International Dark-Sky Association per il
                    monitoraggio della brillanza del cielo e dell'estinzione
                    stellare con i CCD, ha invitato
                    tutti al prossimo incontro europeo DARKSKY 2002 che avrà
                    luogo il 7 e 8 Settembre 2002 a Lucerna in Svizzera grazie a
                    Phillipp Heck, infaticabile direttore della
                    Darksky-Switzerland. Per ulteriori dettagli 
                    
                     si veda il
                    sito internet  www.darksky.ch/ds2002/ 
                     
                    
                     
                    Al
                    tavolo della Reception era esposta per consultazione una
                    serie di pubblicazioni sull'Inquinamento Luminoso.
                     
                      La
                    risposta della stampa è stata buona con un comunicato
                    stampa diffuso dall'ANSA ed una prima pagina nei due
                    principali quotidiani  La Nuova Venezia del Gruppo
                      Espresso-Repubblica ed  Il Gazzettino, edizione nazionale. Altri
                    giornali veneti come il  Giornale di Vicenza hanno riportato
                    la notizia del convegno. Anche  RAI 3 e  Antenna 3 Veneto
                    hanno messo in onda delle interviste agli organizzatori durante il
                      loro telegiornale.
                    
                     Scarica
                      il programma in formato PDF  
                      Scarica
                      il manifesto  
                      Scarica
                      la piantina di Venezia dal
                      sito di VenetoStellato
                      L'ISTIL
                      pubblicherà gli atti del convegno e distribuirà
                      gratuitamente la pubblicazione in formato PDF via Internet
                      nei siti www.istil.it e www.venetostellato.it.